IL COUNSELOR ESISTENZIALE

Il Counseling è una metodologia d’aiuto, che presuppone una relazione e, quindi, un rapporto Io-Tu, attraverso la mediazione della comunicazione.

Il Counseling si rivolge a chiunque senta la necessità di un aiuto o che abbia difficoltà ad affrontare una scelta problematica, ovvero che voglia intraprendere un percorso conoscitivo. Il Counseling favorisce il riconoscimento della situazione alla base della difficoltà e ampliamento delle possibilità di scelta e di operatività, anche attraverso il ricorso a risorse proprie della Persona ma non sufficientemente attivate.

Il Counselor è un professionista che, avendo contatto con il disagio anche in aree particolari (ad es. insegnante, filosofo, giurista etc.), ha perfezionato la sua competenza con un percorso pluriennale di informazione e formazione, apprendendo particolari modalità comunicative.

Il Counseling, in quanto metodologia, può riconoscere un modello di riferimento ed utilizzare degli strumenti.

Il Counseling esistenziale ha come riferimento il pensiero esistenziale nell’accezione ampia propria dell’Antropologia Neo-Esistenziale. Si rivolge a chiunque senta la necessità di un aiuto a problemi che possano causare disagio esistenziale, come indecisioni e difficoltà in ambito lavorativo, affettivo, scolastico, ludico; assolutamente non è orientato alla soluzioni di disagi derivanti da patologie psichiche o organiche, quindi non è orientato all’ambito clinico.

L’antropologia Esistenziale è una modalità di operatività propria delle professioni d’aiuto che si sviluppa dalle discipline antropo-fenomenologiche.

I principi base dell’antropologia clinica neoesistenziale sono:

  • La centralità della persona, riconosciuta come unica, irripetibile ed irriducibile, immersa in un mondo di possibilità.
  • La professionalità che agisce in un rapporto duale tra consultante e consulente; i due partecipanti al dialogo possono essere due persone come due gruppi o un gruppo consultante che si rivolge ad un consulente professionista d’aiuto.
  • L’atteggiamento del professionista d’aiuto, che è ispirato alla epoché, vale a dire ad una sospensione del giudizio, quindi non colui che valuta e consiglia, ma colui che aiuta l’altro all’emersione delle sue possibilità nascoste, per una risoluzione delle problematiche del momento.
  • La comunicazione come strumento principale: diverse modalità d’approccio possono riconoscere diversi strumenti comunicativi.

Con queste premesse, il Counselor esistenziale può adottare diversi strumenti al fine di aiutare il consultante al chiarimento interno. Tra gli strumenti quello dal più alto contenuto etico è la logoanalisi coscienziale, strumento comunicativo che favorisce l’emersione maiuetica dei problemi di fondo del consultante senza “invadere” la sua autonomia.

Il Counselor esistenziale è un esperto in comunicazione logoanalitica, favorendo la chiarificazione autonoma del consultante attraverso un dialogo assolutamente non invasivo e rispettoso delle istanze di colui che chiede aiuto. Il rapporto di counseling è contenuto nel tempo, può risolversi in un solo incontro o in pochi incontri ed è mirato ad un problema specifico, il focus.

L’elenco dei professionisti in counseling esistenziale, organizzato e gestito dall’Asso-ISUE riconosce qualità di specializzazione rintracciabili nei percorsi formativi del professionista: i due percorsi formativi riconosciuti ad oggi sono quello c.d. Antropologico e quello c.d. Filosofico. Le due specializzazioni non sono tali da differenziare nettamente il campo d’azione dei counselor esistenziali. Molti dei counselor iscritti nell’elenco si sono formati in ambedue le specializzazioni.

La specializzazione antropologica implementa le competenze esistenziali e sociali del counselor per aiutare le persone che chiedono un intervento che riguardi eventi o scelte personali, o di un ristretto gruppo sociale; questa specializzazione è quella che più frequentemente risponde a necessità di gruppi, quali team aziendali o gruppi sociali. La specializzazione filosofica è orientata maggiormente verso la scelta di valori personali, di soluzione di problemi specifici in ambito etico, come problemi di rapporto con la fede, con gli affetti, negli ambienti di lavoro etc.